Normativa antisismica
La prevenzione sismica si può realizzare attraverso l'utilizzo di due
strumenti: la classificazione
sismica e la normativa antisismica.
La normativa antisismica riguarda i
criteri per costruire una struttura in modo da ridurre la sua tendenza a subire
un danno, in seguito ad un evento sismico.
Dal 1908, anno del devastante
terremoto
di Messina e Reggio Calabria, fino al 1974, in Italia i comuni sono stati
classificati come sismici e sottoposti a norme restrittive per le costruzioni
solo dopo essere stati fortemente danneggiati dai terremoti. In alcuni casi, si
è assistito ad una declassificazione su richiesta paradossalmente degli stessi
territori colpiti, come nel caso di 39 comuni dell'Irpinia, con la legge n.
1684 del 1962, solo un mese dopo la loro classificazione avvenuta in seguito al
terremoto del 21 agosto 1962 (IX grado della scala MCS).
Con la legge
n.64 del 2 febbraio 1974 si stabilisce che la classificazione sismica debba
essere realizzata sulla base di comprovate motivazioni tecnico-scientifiche,
attraverso decreti del Ministro per i Lavori Pubblici. Nel 1981 viene adottata
la proposta di riclassificazione del territorio nazionale in 3 categorie
sismiche predisposta dal Cnr - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Progetto
Finalizzato Geodinamica. Con appositi decreti ministeriali, tra il 1981 ed il
1984, il 45% del territorio nazionale risulta classificato ed è obbligatorio il
rispetto di specifiche norme per le costruzioni. Metà del Paese, tuttavia,
continua a non essere soggetta a questo obbligo.
Dopo il terremoto
del 2002 in Puglia e Molise viene emanata l'Ordinanza del Presidente del
Consiglio dei Ministri n.3274 del 2003, che riclassifica
l’intero territorio nazionale in quattro zone a diversa pericolosità, eliminando
le zone non classificate. E’ un punto di svolta importante: nessuna area del
nostro Paese può ritenersi non interessata al problema sismico.
Il Ministro delle Infrastrutture, di concerto con il Ministro dell'Interno e con il Capo Dipartimento della Protezione civile emana il 14 gennaio 2008 il Decreto Ministeriale che approva le nuove norme tecniche per le costruzioni, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008 - Suppl. Ordinario n. 30. L’applicazione di tali norme diventa obbligatoria dal 1 luglio 2009, come previsto dalla legge n.77 del 24 giugno 2009.
In questa sezione sono contenuti i principali provvedimenti nazionali
relativi al rischio sismico.
Norme
Tecniche per le Costruzioni approvate con Decreto Ministeriale del 14
gennaio 2008 - sito del Consiglio Superiore dei Lavori
Pubblici
"Approvazione delle nuove norme tecniche per le
costruzioni" del Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministro
dell'interno e con il Capo Dipartimento della protezione civile.
Opcm n.
3274 del 20 marzo 2003
Primi elementi in materia di criteri
generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative
tecniche per le costruzioni in zona sismica.
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, recante disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile.
Dpr
n. 380 del 6 giugno 2001
Testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia edilizia
D.
Lgs. 31 marzo 1998, n. 112
Conferimento di funzioni e compiti
amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del
capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59.
L.15
marzo 1997, n. 59
Delega al Governo per il conferimento di
funzioni e compiti alle Regioni ed Enti Locali, per la riforma della Pubblica
Amministrazione e per la semplificazione amministrativa.